Ha aperto a Bologna “Short & Sweet”, antologica di uno dei fotografi più popolari e apprezzati degli ultimi decenni, Martin Parr, che ne è anche il curatore. L’esposizione è stata inaugurata l’anno scorso al Mudec di Milano e viene riproposta – secondo la recente consuetudine di rendere itineranti le mostre di successo – negli spazi del Museo civico archeologico di Bologna.
I reportage del documentarista sono esposti con completezza, sostanzialmente in ordine cronologico: la successione temporale consente di apprezzare sia i cambiamenti stilistici, dovuti all’evoluzione professionale o a scelte coerenti coi singoli lavori, sia gli elementi di continuità che attraversano tutto il corpus. L’interesse di Parr non è rivolto ai grandi eventi della storia ma al quotidiano, alle comunità e ai fenomeni che generano: il turismo di massa e le vacanze, il consumo e la cultura dello spreco, la danza. Il fotografo non crea gerarchie valoriali fra ciò che mette a fuoco: getta su tutto il medesimo sguardo, abile tanto a cogliere il collettivo quanto a sottolineare il particolare. Questo continuo rimando, fra elemento primario e contesto della singola immagine e del loro insieme, crea un’alternanza fra figura e sfondo, da cui emergono nuovi significati e letture.
I richiami all’arte pop sono evidenti, non solo nei temi e nell’uso di colori saturi, ma anche nella postura dietro l’obiettivo. Il tono che percepiamo è sempre umoristico, ironicamente satirico e scanzonato; quando arriva a essere sarcastico, conserva una forma di tenerezza. Ci sembra quasi che l’autore, cittadino britannico che ha indagato primariamente la propria nazione o il mondo globalizzato di cui fa parte, si riconosca anch’egli come potenziale soggetto delle sue fotografie, e quindi osservi se stesso e la sua opera con uno spirito analogo.
mostra
Martin Parr. Short & Sweet
Bologna, Museo civico archeologico
dal 12 settembre 2024 al 6 gennaio 2025
a cura di Martin Parr con la collaborazione di Magnum Photos