Casi Strumenti Pratiche Numero 2/2024

#SpazioCounselingPerTe: un sistema di benessere in azione

di Laura Torretta e Rossella Cardinale

#SpazioCounselingPerTe: un sistema di benessere in azione

In questa storia ci sono molti eroi ed eroine in viaggio, che escono dalla zona di comfort per essere di nuovo alla guida della loro vita. Grazie alle connessioni virtuose tra due comunità di pratica quali AssoCounseling e Aidp (Associazione italiana direzione del personale), alla disponibilità di tre importanti scuole di counseling e dei loro counselor in formazione e alla fiducia di tantissimi counselee è stato possibile attivare uno strumento quali-quantitativo per misurare l’efficacia di interventi di counseling organizzativo, come strumento evolutivo di cambiamento e benessere verso professionalità in ambito risorse umane (HR).


Una premessa e cornice di senso
L’iniziativa #SpazioCounselingPerTe nasce dall’incontro di due tipologie di bisogni: da una parte come risposta a richieste emergenti e urgenti di sostegno da parte di professionisti e professioniste HR stressati e disorientati, soprattutto nel periodo post-pandemico, dall’altra come risposta alle difficoltà di supervisori e direttori di scuole di counseling nel trovare spazi di tirocinio per counselor in formazione.

Il servizio è stato dedicato, all’inizio, a chi era in prima linea tra collaboratori e collaboratrici confusi e decreti covid-19 in continua variazione e a chi viveva improvvisamente una dimensione di isolamento e solitudine. Negli anni successivi, i bisogni si sono adattati al cosiddetto “new normal”, e la ricerca di sostegno è stata dettata dal bisogno di elaborare emozioni e rigenerare benessere, per alimentare la motivazione e il tempo per la riprogettazione di vita.
È nata così un’iniziativa di counseling organizzativo che ha attraversato le quattro fasi di processo: ascolto dei bisogni, progettazione, intervento, monitoraggio e chiusura. È stato generato un accordo di collaborazione tra le due associazioni, un ecosistema di connessioni virtuose tra professionisti e professioniste con ruoli e processi operativi in continuo miglioramento, un team interno ed esterno dinamico, che ha coinvolto diverse scuole di counseling (Pratiche Sistemiche, Centro Berne, Centro Studi Terapia Gestalt) e supervisori, oltre a 30 counselor in formazione.
Lo sportello della quarta edizione si è chiuso lo scorso giugno (2024) accompagnando più di 250 soci e socie HR-counselee e attivando circa 120 counselor in formazione.

Il progetto ha offerto e offre uno spazio di cinque incontri gratuiti in remoto con tre obiettivi principali:

  1. mettere a disposizione un servizio di valore coerente con la missione CSR associativa, una iniziativa di “relazione di aiuto” per migliorare benessere e qualità di vita e alimentare una spirale virtuosa, in quanto persone e professionalità hr sono abilitatori di impatto sul benessere nei diversi sistemi che abitano;

  2. creare una possibilità di tirocinio ricorrente per le scuole di counseling e i/le counselor in formazione all’ultimo anno e agevolare la chiusura del ciclo triennale formativo, l’acquisizione del diploma di counselor per la pratica della professione e l’iscrizione alle associazioni professionali di categoria, come normato dalla lg. n. 4 del 14 gennaio 2013;

  3. creare osmosi culturale tra professionalità, diffondere la conoscenza del counseling e della professione del counselor, la sua missione etica e deontologica al servizio del bene comune e degli SDG (Sustainable Development Goals), i suoi molteplici ambiti di intervento e la ricchezza degli orientamenti professionali.

Lo strumento di misurazione: impatto trasformativo ed evolutivo
Le due associazioni hanno co-progettato e gestito uno strumento di misura dell’efficacia dell’intervento in tre fasi.
In primo luogo, è stato definito un questionario congiunto tra Aidp Lombardia e le scuole di counseling, per capitalizzare le reciproche competenze ed esperienze e generare confronto sulle aree rilevanti del benessere della persona e sull’impatto pervasivo nella vita e nel lavoro. Sono state scelte le domande quantitative e la scala di valutazione, le aree di autoriflessione qualitativa e i focus da inserire. È stato creato uno spazio evocativo che accompagnasse il/la counselee a ripercorrere il processo e le tappe trasformative del proprio vissuto, e che consentisse di dare voce alla propria unicità per radicare gli apprendimenti evolutivi. Negli anni il processo è stato modellizzato, diventando anche una linea guida per il/la counselor in occasione dell’ultimo incontro di chiusura.
In secondo luogo, attraverso la piattaforma SurveyMonkey, è stato predisposto un set up del questionario di rilevazione e un test pilota di sensibilizzazione per monitorare popolamento dei dati e recall di tutti i partecipanti.
Infine, a chiusura di ogni edizione annuale, sui dati della survey, anonimi e aggregati, è stato elaborato un report di lettura quali-quantitativa degli effetti dell’intervento di counseling. L’analisi elabora i dati dell’edizione in corso e i trend dinamici di comparazione sugli anni delle varie edizioni. In parallelo ogni anno sono stati intervistati i soci e le socie counselee che hanno manifestato interesse a rendere pubblica la loro storia di trasformazione positiva per poter dare coraggio ad altri a prendersi cura di sé.
La divulgazione dei risultati è avvenuta sui media Aidp, sui canali social dell’associazione e delle varie scuole di counseling.

Alcuni dati di sintesi
Questo “servizio di aiuto” ha accolto in quattro anni più 250 persone, stimolando la trasversalità attraverso ruoli hr e livelli organizzativi (direzione, management, consulenza) e fasce di età (quattro generazioni dai 20 agli oltre 60 anni, con un mix omogeneo del 25-30% per fascia decennale).
Il genere si è concentrato maggiormente sulle donne (tra il 65% e l’85%).
L’accoglienza, l’ascolto, la comprensione del counselor è valorizzata dal 100% dei partecipanti. Solo il 25-30% conosce già il counseling, mentre il restante 70-75% non conosce questo tipo di intervento e si avvicina per provare l’esperienza.
La percezione di benessere aumenta significativamente durante il percorso: circa un terzo dei partecipanti parte da un benessere percepito molto basso (livello 3-4) e migliora decisamente sopra la media fino a 4 punti.
Il gradimento del processo e dell’intervento sono molto alti, oltre il 95% (5% soddisfatto e 90% molto soddisfatto).

Secondo il Rapporto annuale 2024 dell’Osservatorio Italiano Benessere e Felicità® dell’Associazione Ricerca Felicità (rapporto 20 marzo 2024), la soddisfazione per il proprio lavoro influisce sul benessere individuale per il 51% degli intervistati.
Anche nel nostro caso, le tematiche riflettono una forte correlazione e interdipendenza sistemica tra vita (42%) e lavoro (58%). I bisogni più ricorrenti riguardano, infatti, le necessità di affrontare e accettare i cambiamenti organizzativi, di scoprire scopo e senso professionale, motivazione al lavoro, capacità decisionale e sviluppo della leadership, anche nell’ottica di riconoscere risorse e talento nei collaboratori.
Ma emergono anche numerosi spunti di valorizzazione delle proprie risorse, sia in termini di gestione delle emozioni, assertività e consapevolezza, che di sviluppo delle competenze afferenti all’intelligenza sociale, con particolare attenzione alla gestione del tempo e dei conflitti.
Emozioni, credenze, risorse, consapevolezze si sono quindi trasformati positivamente nei counselee. Ne è prova il fatto che la raccomandazione ad altri è consolidata al 100%, con varie motivazioni che ne riflettono la funzione di supporto e facilitazione all’attivazione delle risorse, di spazio per prendersi cura di sé, di allenamento all’utilizzo di strumenti nuovi per favorire e mantenere benessere e work-life integration.

Una sperimentazione verso il gemellaggio 2024
Questo viaggio si conclude con l’espansione del sistema di connessioni. Nel frattempo, infatti, sono maturati i tempi per una formalizzazione – nel 2024 – del gemellaggio a livello nazionale tra le due associazioni di categoria professionale, Aidp e AssoCounseling, due network che condividono l’allineamento valoriale e di visione, le possibili sinergie e le iniziative congiunte a sostegno dell’Agenda 2030 e dell’impatto sociale per l’evoluzione del benessere di persone, organizzazioni, sistemi sociali e che supportano la creazione di partnership, gruppi di lavoro, comunità di pratica.
Entrambe le associazioni, infatti, rappresentano in termini numerici i principali referenti per le rispettive categorie professionali, condividendo una governance simile centralizzata a livello nazionale e una politica di presenza territoriale regionale. Inoltre, entrambe sono attive a livello europeo (Eapm, Eac) e internazionale (Wfpma, Iac) per includere una prospettiva professionale di employability di più ampio respiro globale.

L’unione di intenti che si è già concretizzata con un accordo di collaborazione tra le due comunità di pratica è stato suggellato da un evento di lancio il 29 febbraio 2024 a Milano, che ha attratto più di 300 iscritti da entrambe le associazioni, uno spazio di grande energia positiva e una possibilità per raccontare l’impatto del counseling nei vari sistemi organizzativi: associazione, scuola, Pmi, multinazionali e carcere.
Molte sono le iniziative in progress su cui, siamo certe, si creeranno ulteriori filiere virtuose, con l’obiettivo di mettere la persona e i suoi bisogni al centro di un processo salutogenico e di ben-essere a 360 gradi.


Bibliografia

  • Cavallo M.M., Monticelli N., a cura di (2024), Counseling per individui e organizzazioni, Tecniche Nuove Editore, Milano
  • Demetrio D., a cura di (1996), Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé, Raffaello Cortina Editore, Milano
  • Di Ciaccio D., Gennari V., a cura di (2018), La scienza delle organizzazioni positive. Far fiorire le persone e ottenere risultati che superano le aspettative, Franco Angeli Editore, Milano
  • Senge P.M,, a cura di (1990), The Fifth Discipline: The Art and Practice of the Learning Organization, Doubleday/Currency, New York
  • Senge P.M, (1993), La quinta disciplina, Sperling & Kupfer, Milano
  • Senge P.M, a cura di L. M. Sicca (2019), La quinta disciplina. L’arte e la pratica dell’apprendimento organizzativo, Editoriale Scientifica, Napoli

Sitografia


Image credit: Si ringrazia per l’utilizzo dell’immagine libera da diritti d’autore Pexels/Mark Neal.

Laura Torretta

Laura è appassionata di complessità e sistemica. Ha dedicato 25 anni all’evoluzione del business e del people all’interno di direzioni commerciali di PMI e multinazionali. Dal 2011 realizza come free lance il proprio proposito di vita: far fiorire, rifiorire e fluire il potenziale di felicità. Accompagna persone e organizzazioni attraverso la trasformazione positiva e interviene con diversi ruoli, competenze, pratiche e metodologie. Crede nell’associazionismo e come consigliera del direttivo di Aidp Lombardia ha assunto nel 2017 la responsabilità di divulgazione del counseling e del counseling organizzativo verso i soci Aidp, attivando nel 2024 il gemellaggio con AssoCounseling.

linguaggio disobbediente

Come tutte le norme, anche quelle linguistiche sono un artefatto politico, sociale, culturale. Quella del maschile sovraesteso è una regola linguistica che di recente l’Accademia della Crusca ha definito come non discriminante. Di fronte alle norme ci sono sempre due possibilità: obbedire o disobbedire. Questo articolo vuole essere un atto intenzionale di disobbedienza grammaticale che intende ribadire – proprio con le parole – la forza dirompente del linguaggio. Come tutte le dis-obbedienze, è dis-turbante e dis-ordinante, anche percettivamente per chi legge; eppure: considerate che ogni qualvolta la piccola "ə" genera un senso di fastidio, la forma di straniamento è analoga a quella vissuta da chi appartiene a una minoranza a cui una maggioranza – sociale, politica, linguistica e sessuale – impone, nel nome della regola, dell’estetica o della leggibilità, l’adeguamento come normale. E come l’obbedienza a un ordine continui ad essere una virtù.


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Jhumpa Lahiri

Jhumpa Lahiri è una scrittrice di fama mondiale, nota per le sue opere sull'esperienza degli immigrati, in particolare degli indiani orientali. Ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con la sua prima raccolta di racconti, 'Interpreter of Maladies'. Nel suo libro bilingue 'In Other Words', originariamente scritto in italiano, Lahiri esplora il travagliato processo che ha affrontato per esprimersi in una nuova lingua.


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code-switching

Il code-switching, o commutazione di codice, è il passare fluidamente da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Può riflettere la volontà di esprimere un'identità culturale, di adattarsi a un gruppo sociale specifico, o semplicemente di utilizzare la lingua percepita più adatta per esprimere un particolare concetto o emozione.


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Counseling scolastico in Corea del Sud

Fonte: Sang Min Lee – Eunjoo Yang, “Counseling in South Korea”, in Counseling Around the World, a cura di Thomas Hohenshil, Norman Amundson, Spencer Niles, American Counseling Association, Alexandria VA (USA), 2013.


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L’esperienza del counseling in Turchia

Fonte: Fidan Korkut Owen and Oya Yerin Güneri, “Counseling in Turkey”, in Counseling Around the World, a cura di Thomas Hohenshil, Norman Amundson, Spencer Niles, American Counseling Association, Alexandria VA (USA), 2013.


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Pietra di inciampo


Stolpersteinen, in tedesco, pietre d’inciampo; ideate negli Anni 90 dall'artista tedesco Gunter Demnig per innestare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio.

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Comitato scientifico di AssoCounseling


Svolge varie funzioni di supporto e stimolo all’attività di ricerca, studio ed elaborazione dell’identità professionale.

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Il team


Nella quarta edizione appena conclusa Laura Torretta ha ricoperto il ruolo di referente nel direttivo e di project manager, affiancata dalla process owner Aidp Lombardia Daniela Tronconi. È in partenza la quinta edizione, con un passaggio di consegne al nuovo direttivo, in cui la nuova referente dell’iniziativa sarà Rossella Cardinale e la nuova project manager Elisabetta Maiocchi.

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Ringraziamento ai supervisori


Si ringraziano in particolare Pierpaolo Dutto, Manuela Giago, Silvia Ronzani, referenti per le tre scuole.

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Questionario di fine percorso


Per chi volesse avere evidenza del questionario somministrato a fine percorso ecco le domande proposte:

  • Avevi già effettuato un percorso di counseling?
  • Relativamente all’esperienza di counseling quale è il livello di gradimento complessivo?
  • Ti sei sentito/a accolto/a, ascoltato/a e compreso/a dal counselor? Sì? Come? No? Come?
  • Quali tema e bisogno sono stati al centro del tuo percorso?
  • Se dovessi dare un valore al tuo benessere all’inizio: da 1 a 10?
  • Descrivi, con una o più parole, l'emozione che provavi all'inizio del primo incontro.
  • Quali pensieri ricorrenti, schemi limitanti, credenze e convinzioni sono emerse e hai trasformato?
  • Quali nuove consapevolezze hai sviluppato?
  • Quali risorse hai organizzato e mobilitato al servizio della tua crescita?
  • Descrivi, con una o più parole, l'emozione che provi ora, al termine del tuo percorso.
  • Quali azioni nuove scegli ora più coerenti con il tuo obiettivo?
  • Regista e protagonista di una nuova narrazione: descrivi la tua esperienza di cambiamento e maggiore benessere
  • Se dovessi dare un valore al tuo benessere alla fine del percorso: da 1 a 10?
  • Raccomanderesti questa esperienza ad altri? Sì? Per quale motivo? No? Per quale motivo?

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Definizione di sessualità


"La sessualità è un concetto esteso […]. È una parte naturale dello sviluppo umano in ogni fase della vita e include componenti fisiche, psicologiche e sociali […]. La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite ed espresse. La sessualità è interessata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali.”

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Diritto alla sessualità


"Tutti gli esseri umani hanno la facoltà di vivere la propria sessualità in maniera appagante, libera da coercizioni, discriminazioni o violenza. I diritti sessuali si basano sui principi fondamentali dei diritti umani internazionalmente definiti, sono parte integrante delle convenzioni dell’ONU che hanno carattere vincolante.”

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Origine della sessuologia scientifica


Lo studio della sessuologia scientifica è un ambito di ricerca recentissimo che risale alla metà del 1900. Fa capo gli studi rivoluzionari di Masters e Jonson, i primi ad interessarsi scientificamente la sessualità cercando di superare la teoria e la clinica freudiana che intendeva i disturbi sessuali espressione di uno sviluppo psicosessuale problematico.

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dall'articolo 10


Il diritto all’istruzione e il diritto ad una educazione sessuale approfondita ed esauriente: “Ogni individuo ha il diritto all’istruzione ed il diritto ad una educazione sessuale completa. L’educazione sessuale deve essere appropriata all’età, scientificamente accurata, culturalmente adeguata e basata sui diritti umani, sull’uguaglianza di genere e su un approccio positivo alla sessualità.”

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riferimento bibliografico esteso


Tutu, D. (2004), God has a dream. A vision of hope for our time, Doubleday, NY.

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riferimento bibliografico esteso


Mokgoro, Y. (1998), Ubuntu and the law in South Africa. Buffalo Human Rights Law Review, 15, 1–6.

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