Counseling nel mondo Numero 1/2024

L’esperienza del counseling in Turchia

L’esperienza del counseling in Turchia

Il counseling in Turchia è nato con i programmi di scambio implementati dal Piano Marshall dopo la seconda guerra mondiale. L’influenza americana è cominciata con la visita di formatori statunitensi e il ritorno in patria di studenti turchi che avevano conseguito un diploma in counseling in America.

La maggior parte dei counselor lavora ancora oggi in campo scolastico, alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e deve quindi superare un esame pubblico per la selezione del personale. Non esistono invece particolari procedure per diventare un counselor professionista, anche se le principali associazioni di categoria stanno lavorando per standardizzare le procedure di riconoscimento e alzare il livello della formazione.1

Attraverso una ricerca qualitativa, questo studio esamina il significato attribuito dai clienti alle loro esperienze di counseling con counselor in formazione e come viene percepita l’attività di supervisione.


Abstract
In this study, we aim to understand the clients’ experiences with counselor candidates in Turkiye by examining the meanings that clients attribute to their counseling experiences.
Using a qualitative survey, we asked 13 participating clients (2 males, 11 females) questions about meaning attributed to counseling before, during, and after the counseling and their thoughts about the counselor as a candidate and the effects of supervision. A thorough thematic analysis identified four key themes: “the counselor being a counselor candidate,”“before counseling,”“counseling process,” and “counseling outcomes.” The study showed that the clients were unaffected by the fact that their counselor was being supervised. In addition, we also observed that receiving service from a counselor candidate was seen as an advantage rather than a disadvantage, the counselor candidate was perceived as a competent expert, and the outcome of the counseling process was found satisfactory.

L’intero articolo in inglese è disponibile all’indirizzo: https://doi.org/10.1177/21582440231183964


Autori: Ayşegül Erçevik, Tuğba Türk Kurtça

Titolo dello studio: The Experience of Being the First Client of Novice Counselors in Turkiye From the Client’s Perspective

Fonte: https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/21582440231183964

Giusi Valent

Giusi Valent (all’anagrafe Giuseppina Maria Eugenia Valent). Dopo la laurea in lettere ha cominciato a lavorare come redattrice editoriale, poi come traduttrice letteraria, e non ha più smesso. Ogni tanto le capita di affiancare, in qualità di editor, autori italiani nella stesura dei loro libri. La passione per le parole e l’interesse per le relazioni si sono nel tempo coniugati con l’attività di counselor a indirizzo analitico-transazionale che svolge per lo più online. È di casa a Milano e a Berlino.

linguaggio disobbediente

Come tutte le norme, anche quelle linguistiche sono un artefatto politico, sociale, culturale. Quella del maschile sovraesteso è una regola linguistica che di recente l’Accademia della Crusca ha definito come non discriminante. Di fronte alle norme ci sono sempre due possibilità: obbedire o disobbedire. Questo articolo vuole essere un atto intenzionale di disobbedienza grammaticale che intende ribadire – proprio con le parole – la forza dirompente del linguaggio. Come tutte le dis-obbedienze, è dis-turbante e dis-ordinante, anche percettivamente per chi legge; eppure: considerate che ogni qualvolta la piccola "ə" genera un senso di fastidio, la forma di straniamento è analoga a quella vissuta da chi appartiene a una minoranza a cui una maggioranza – sociale, politica, linguistica e sessuale – impone, nel nome della regola, dell’estetica o della leggibilità, l’adeguamento come normale. E come l’obbedienza a un ordine continui ad essere una virtù.


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Jhumpa Lahiri

Jhumpa Lahiri è una scrittrice di fama mondiale, nota per le sue opere sull'esperienza degli immigrati, in particolare degli indiani orientali. Ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con la sua prima raccolta di racconti, 'Interpreter of Maladies'. Nel suo libro bilingue 'In Other Words', originariamente scritto in italiano, Lahiri esplora il travagliato processo che ha affrontato per esprimersi in una nuova lingua.


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code-switching

Il code-switching, o commutazione di codice, è il passare fluidamente da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Può riflettere la volontà di esprimere un'identità culturale, di adattarsi a un gruppo sociale specifico, o semplicemente di utilizzare la lingua percepita più adatta per esprimere un particolare concetto o emozione.


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Counseling scolastico in Corea del Sud

Fonte: Sang Min Lee – Eunjoo Yang, “Counseling in South Korea”, in Counseling Around the World, a cura di Thomas Hohenshil, Norman Amundson, Spencer Niles, American Counseling Association, Alexandria VA (USA), 2013.


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L’esperienza del counseling in Turchia

Fonte: Fidan Korkut Owen and Oya Yerin Güneri, “Counseling in Turkey”, in Counseling Around the World, a cura di Thomas Hohenshil, Norman Amundson, Spencer Niles, American Counseling Association, Alexandria VA (USA), 2013.


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Pietra di inciampo


Stolpersteinen, in tedesco, pietre d’inciampo; ideate negli Anni 90 dall'artista tedesco Gunter Demnig per innestare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio.

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Evoluzioni si impegna a fornire informazioni di qualità nel campo del counseling, promuovendo la condivisione di conoscenze e prospettive globali. Lo fa nella consapevolezza che il counseling è una professione largamente diffusa nel mondo in un contesto che evolve velocemente. Per questo i confini della professione di counselor possono essere diversi da nazione a nazione, sia in termini di criteri per la formazione sia nelle normative e nei sistemi di accreditamento/riconoscimento della professione.

Per approfondire i confini della pratica professionale in Italia suggeriamo di visitare il sito assocounseling.it dove è possibile trovare tutti i riferimenti a leggi e normative vigenti nel contesto italiano. Per meglio conoscere invece le dimensioni del counseling in altri Paesi citati nella sezione Counseling nel mondo, potete fare riferimento al sito dell'International Association for Counseling.

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Comitato scientifico di AssoCounseling


Svolge varie funzioni di supporto e stimolo all’attività di ricerca, studio ed elaborazione dell’identità professionale.

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Il team


Nella quarta edizione appena conclusa Laura Torretta ha ricoperto il ruolo di referente nel direttivo e di project manager, affiancata dalla process owner Aidp Lombardia Daniela Tronconi. È in partenza la quinta edizione, con un passaggio di consegne al nuovo direttivo, in cui la nuova referente dell’iniziativa sarà Rossella Cardinale e la nuova project manager Elisabetta Maiocchi.

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Ringraziamento ai supervisori


Si ringraziano in particolare Pierpaolo Dutto, Manuela Giago, Silvia Ronzani, referenti per le tre scuole.

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Questionario di fine percorso


Per chi volesse avere evidenza del questionario somministrato a fine percorso ecco le domande proposte:

  • Avevi già effettuato un percorso di counseling?
  • Relativamente all’esperienza di counseling quale è il livello di gradimento complessivo?
  • Ti sei sentito/a accolto/a, ascoltato/a e compreso/a dal counselor? Sì? Come? No? Come?
  • Quali tema e bisogno sono stati al centro del tuo percorso?
  • Se dovessi dare un valore al tuo benessere all’inizio: da 1 a 10?
  • Descrivi, con una o più parole, l'emozione che provavi all'inizio del primo incontro.
  • Quali pensieri ricorrenti, schemi limitanti, credenze e convinzioni sono emerse e hai trasformato?
  • Quali nuove consapevolezze hai sviluppato?
  • Quali risorse hai organizzato e mobilitato al servizio della tua crescita?
  • Descrivi, con una o più parole, l'emozione che provi ora, al termine del tuo percorso.
  • Quali azioni nuove scegli ora più coerenti con il tuo obiettivo?
  • Regista e protagonista di una nuova narrazione: descrivi la tua esperienza di cambiamento e maggiore benessere
  • Se dovessi dare un valore al tuo benessere alla fine del percorso: da 1 a 10?
  • Raccomanderesti questa esperienza ad altri? Sì? Per quale motivo? No? Per quale motivo?

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Definizione di sessualità


"La sessualità è un concetto esteso […]. È una parte naturale dello sviluppo umano in ogni fase della vita e include componenti fisiche, psicologiche e sociali […]. La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite ed espresse. La sessualità è interessata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali.”

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Diritto alla sessualità


"Tutti gli esseri umani hanno la facoltà di vivere la propria sessualità in maniera appagante, libera da coercizioni, discriminazioni o violenza. I diritti sessuali si basano sui principi fondamentali dei diritti umani internazionalmente definiti, sono parte integrante delle convenzioni dell’ONU che hanno carattere vincolante.”

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Origine della sessuologia scientifica


Lo studio della sessuologia scientifica è un ambito di ricerca recentissimo che risale alla metà del 1900. Fa capo gli studi rivoluzionari di Masters e Jonson, i primi ad interessarsi scientificamente la sessualità cercando di superare la teoria e la clinica freudiana che intendeva i disturbi sessuali espressione di uno sviluppo psicosessuale problematico.

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dall'articolo 10


Il diritto all’istruzione e il diritto ad una educazione sessuale approfondita ed esauriente: “Ogni individuo ha il diritto all’istruzione ed il diritto ad una educazione sessuale completa. L’educazione sessuale deve essere appropriata all’età, scientificamente accurata, culturalmente adeguata e basata sui diritti umani, sull’uguaglianza di genere e su un approccio positivo alla sessualità.”

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riferimento bibliografico esteso


Tutu, D. (2004), God has a dream. A vision of hope for our time, Doubleday, NY.

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riferimento bibliografico esteso


Mokgoro, Y. (1998), Ubuntu and the law in South Africa. Buffalo Human Rights Law Review, 15, 1–6.

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